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Domenica delle Palme 24.03.2024: L’accusa e la condanna

 

.Ave Maria, fratelli, il Regno di Dio è tra voi!

 

  Pensiero per oggi:  - Nella passione e morte di Cristo è il senso della nostra vita e di tutto quello che accade -

 

La croce del Golgota è un faro che fa giungere la sua luce attraverso i tempi a tutti gli uomini di ogni luogo e di ogni tempo. Essa illumina il mistero della presenza di Dio nel mondo, in ogni uomo. Noi tutti siamo spettatori, e quindi testimoni, delle opere di Dio, che sono messaggi per noi, per la nostra salvezza, e ci rendono responsabili della risposta che diamo ad essi. Non importano le distanze di spazio o di tempo da cui tali messaggi giungono. Nel mondo delle anime non ci sono lontananze di tempo o distanze di spazi, ma parole di Dio per la vita di ogni uomo. Dio è presente in tutte le cose; Dio parla in tutti gli avvenimenti, e parla a noi personalmente. Nessuno può smentire e dire: non è per me. Dio si annuncia in ogni fatto, in ogni parola. E Dio è la nostra vita. Anche crocifisso Egli continua ad essere nostra vita; anzi Egli è crocifisso per la nostra vita. Dio è un volto che portiamo sempre con noi, in noi: fa parte della nostra vita, dei nostri pensieri, dei nostri problemi: è crocifisso a noi. Ovunque andiamo il suo Volto fissa i nostri pensieri, i nostri desideri, le nostre intenzioni, le nostre parole, e su tutto Egli, a nostra insaputa, mette il sigillo della sua eternità.

 

Brano del Vangelo di oggi: s. Marco  cap. XIV,1 – XV,47

Non capirono la sua passione per il Padre, non capirono il suo cuore, non capirono il dono di vita che Egli recava loro. Tutti Lo cercarono per quello che poteva servire loro; tutti ne approfittarono per i loro interessi. Gesù scendeva dal monte verso Gerusalemme, la sua città: andava incontro alla sua passione ed alla sua morte. Gli vennero incontro applaudendoLo con le mani e cantando “alleluia, osanna!”. Non capirono il suo cuore. E Gesù pianse.

 

                                                                                              LA MESSA

 

INTROITO – Senti quante accuse ti fanno?

(Tutto questo fu necessario che avvenisse per farci scoprire quello che avviene in ognuno di noi per portarci nella vera vita, alla nostra Messa).

.Quando venne il momento delle accuse, tutti lo lasciarono solo.

 

LETTURE – Pilato volendo soddisfare il popolo…

.Chi cerca di piacere alla gente non può vedere il Regno di Dio, non può entrare in esso. Chi pensa a sé ed al proprio interesse, non può avere la fede in Dio e non può capire Cristo. Allora si fa come Pilato: si consegna Gesù alla crocifissione e alla morte per sostenere i propri interessi, per non compromettere il proprio nome, il proprio prestigio, la propria figura.

 

VANGELO – …consegnò Gesù perché fosse crocifisso.

.La passione di Gesù pone in evidenza l’esatta natura del rapporto dell’uomo con Dio e dell’uomo con il mondo. Di fronte ad essa ognuno capisce che c’è una Gerusalemme per ognuno di noi in cui Cristo viene a morire, perché ognuno lo tradisce e lo consegna a chi lo oltraggia, lo schernisce, lo accusa, lo flagella, lo giudica, lo crocifigge, lo uccide.

 

OFFERTORIO – Lo condussero al luogo detto Golgota.

.La morte di Cristo in croce è un dono di Dio per renderci idonei alla vita eterna, alla conoscenza della Verità di Dio.

 

CONSACRAZIONE – Lo crocifissero e si divisero tra loro i suoi vestiti

.Questo è il mio corpo, questo il mio sangue sparso

 

COMUNIONE – Dio, mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

.Egli ha preso su di Sé il nostro peccato, si è caricato di tutte le nostre colpe.

 

Conclusione: Cambiano gli uomini e cambiano i tempi, ma la passione è sempre una sola: quella di Cristo, poiché la vita è una sola e il destino è uno solo per tutti gli uomini. Dio per manifestare apertamente di aver destinato l’uomo alla vita eterna e di voler per lui l’eterna salvezza, ha dato al mondo suo Figlio, e l’ha dato fino al tradimento e alla morte in croce. Tutto questo è avvenuto per noi, per ognuno di noi personalmente, affinché anche noi capiamo quello che avviene nella nostra vita, riconosciamo la nostra chiamata a partecipare alla vita stessa di Dio come nostro eterno destino e ci decidiamo di morire a noi stessi per vivere per Dio.