Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: F:\Il Magnificat di Maria sul mondo.mht

UtUnumSint

parte precedente

 

 

Omne verum, a quocumque dicatur,

a Spiritu Sancto est”

 

 (S. Tommaso d’Aquino)    

"Altissimu, onnipotente

bon Signore,

tue so' le laude,

la gloria, l'onore

et onne benedictione'

 

(Dal Cantico delle Creature di S. Francesco)

 

LA  GLORIA                                                        

                                              

Abbi del tempo per conoscere Dio e Dio avrà del tempo per te    

 

presentazione:

 

 

DIO

 

Dio,

questo mare immenso di vita,

di luce, di amore, di pace,

che si offre agli uomini

per la loro vita, la loro luce, la loro pace;

questa Sorgente che mai si sottrae,

mai dice basta alla sete dell’uomo,

anzi invita a bere sempre di più,

affinché la gioia di chi vi attinge sia piena.

 

Dio,

questo Padre di ogni uomo

che dona la sua Luce a chiunque la chieda

senza mai nulla rimproverare

perché sa che quanti non attingono a Lui

non fanno altro che avvoltolarsi

nelle torture della loro notte.

 

Dio,

chi mai si stancherà di chiamarTi,

di pensarTi, di conoscerTi, di amarTi?

Chi mai si stancherà di Te,

di restare con Te,

di ascoltare Te,

di raccogliersi in Te,

di conoscere Te,

da cui tutto abbiamo ricevuto

e tutto ancora riceviamo,

di contemplarTi sempre più da vicino

con i nostri stessi occhi?

 

Tu,

Pensiero del nostro pensiero,

Vita della nostra vita,

Amore del nostro amore,

Luce della nostra luce,

 

Tu,

che muovi in noi il pensare,

il volere, l’amare e il fare

per farci capire che il nostro destino

scavalca il terreno in cui

continuamente ci disperdiamo

perdendo di vista Te

e si fissa nel Cielo

e si colloca nell’Eterno

per farci capire che solo

nella solitudine e nel silenzio

l’uomo Ti conosce

e conoscendoTi Ti trova

e trovandoTi ritrova se stesso

che si era perduto

decentrandosi da Te,

 

Tu,

Vita per chi Ti conosce,

destino di ogni uomo,

Luce che chiaramente rispondi,

ma che non tutti chiaramente intendono,

Verità, bellezza antica e sempre nuova

che sei con ogni uomo,

ma con cui non è ogni uomo

perché ha paura di chiudersi

nell’amarTi e nel contemplarTi

mentre non ha paura di chiudersi

nell’amare una creatura

accartocciandosi in ciò che non è Dio,

 

è proprio necessario perderTi

per capire chi Tu sei ?

E’ proprio necessario esperimentare

la tua morte e il tuo silenzio

per capire che sei la Vita,

e che poter ascoltare

una sola Parola dalla tua bocca

è vivere ?

 

 

 

Introduzione:

 

La gloria di Dio è la chiave di lettura e di interpretazione della realtà soggetta allo spazio e al tempo, e pertanto finita, in cui ci troviamo a vivere.

Uno solo è Colui che fa l’esterno e l’interno, che fa il mondo su cui poggiano i nostri piedi e il mondo in cui navigano i nostri pensieri.

Per cui la gloria di Dio è il Pensiero eterno, il punto fisso di riferimento sia per la realtà interiore che per la realtà esteriore.

Dio in realtà afferma se stesso in cielo, in terra e in ogni luogo.

Egli regna in tutto e tutto è sua volontà, e la sua volontà, che è manifestazione di ciò che Egli è, si fa in tutto; lo vogliano o non lo vogliano gli uomini, intendano o non intendano.

“Dietro le forze e le necessità che generalmente governano gli avvenimenti si deve scoprire un’altra Potenza e un significato nuovo: la realtà della Provvidenza che si profila tra Dio e noi” scriveva R. Guardini.

“Cerca allora nel Signore la tua via e confida in Lui. Egli fa sicuri i tuoi passi e segue con amore il tuo cammino”.

Dio chiama tutti a partecipare alla sua conoscenza. Dio offre a tutti la sua gloria, come offre a tutti la sua pace, la sua vita.

Ma tale offerta si realizza solo nella conoscenza di Dio, poiché si ottiene solo per partecipazione a ciò che Dio è.

Ad uomini che sono angosciati e depressi perché non hanno qualcosa di valido per cui vivere e dare un significato alla vita che si va svuotando per tutti di senso, Cristo offre la vita, la sua vita. E dice a tutti: “Venite a Me voi tutti che siete affaticati e depressi e io darò sollievo alla vostra anima, vita alla vostra vita”.

Lo dice e lo ripete ogni giorno, ovunque, e a tutti.

In un mondo che ha fatto della vita una dimensione materiale, economica, politica, culturale, e stanno diventando le scienze dell’impossibile, è necessario un ritorno alla dimensione spirituale della vita come la dimensione essenziale senza la quale tutto si perde, si spegne in intime contraddizioni, tutto diventa impossibile, assurdo, fino a renderci la vita stessa impossibile, assurda, e la luce di Dio insopportabile.

La Luce può diventarci insopportabile. Ed è prima che essa lo diventi, e perché non lo diventi per noi, che noi dobbiamo impegnarci a cercare Dio, perché è solo con Dio che si può sopportare la sua luce, la sua presenza, la sua vita.

 

 

 

 

parte prima

 

La gloria di Dio attorno a noi

 

Dio, mare immenso di vita,

di luce, di amore, di pace;

Sorgente che mai si sottrae

alla sete dell’uomo

anzi invita a bere sempre di più

affinché la gioia di chi vi attinge

sia piena.       

 

 

“O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo Nome su tutta la terra” (Sal 8.1)

Tutto ciò che accade sulla nostra terra, nella nostra vita, tutto, avvenimenti grandi e piccoli, buoni e cattivi, gioiosi e tristi, tutto è voluto da Dio per noi perché Lui solo è il Creatore e il Signore: Lui solo regna.

“Io sono il Signore e non ve n’è un altro: io formo la luce e creo le tenebre, io faccio la pace e creo la rovina, io sono il Signore che fa tutte queste cose” (Is 45,7)

E’ Lui che alza e abbassa, è Lui che fa nascere, fa vivere e fa morire, è Lui che manda i beni e i mali.

“Beni e mali, vita e morte, povertà e ricchezze vengono da Dio” (Eccl 11,14)

“Vi è forse una disgrazia nella città che non sia voluta da Dio?” (Amos 3,6)

E’ Lui il Creatore, è Lui il Signore, è Lui che conduce e riconduce ogni cosa, ogni tempo, ogni pensiero di fronte alla sua Verità.

“Se accettiamo da Dio i beni, perché non accettare anche i mali?” (Giobbe 2,10).

Nulla esiste e nulla accade senza un significato: “di Dio è il regno, la potenza, e la gloria” (I Cor 19,12)

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli uomini dopo aver parlato vanamente la loro vanità spariscono e con loro spariscono nel nulla tutte le cose che hanno dette e nessuno più ne trova traccia. Non resta traccia di ciò che fa rumore, perché il mondo è fatto così; assorbe e annulla tutto nel infinito silenzio in cui si adora Colui che regna: Dio.

Il mondo è come le onde del mare che ritmicamente cancellano tutte le parole che gli uomini scrivono sulla sabbia.

Gli uomini scrivono e c’è sempre un’onda che cancella.

Gli uomini si vantano di essere e non sono; si vantano di essere liberi e non lo sono; autonomi e non lo sono; dicono che il mondo è autonomo da Dio, che l’universo è autonomo, che le creature sono autonome, che la materia è autonoma, ma dopo che l’hanno detto spariscono perché hanno detto una sciocchezza, perché hanno diviso la creazione del Creatore, l’opera dal suo Autore.

Chi divide la creazione dal Creatore si chiama “diavolo”; ma questi non può sostenersi di fronte alla Verità e sparisce nel nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Come il tuo Nome, o Dio, così la tua gloria si estende fino ai confini della terra” (Sal47,4).

La gloria di Dio è la sua presenza che ci ospita. Noi siamo gli ospiti e Dio è l’Essere che ci ospita in casa sua.

Gli uomini non vedono la gloria di Dio, questa realtà che splende in tutto, perché non intendono, e non intendono perché sono accecati dall’apparenza di autonomia delle cose e di se stessi da Dio.

Si credono liberi e non cercano Dio. Vivono per altro; hanno solo tempo per altro. Ma viene per ogni uomo un giorno in cui la gloria di Dio lo avvolgerà e lo assorbirà nel silenzio di ogni altra cosa, di ogni altro pensiero.

In quel giorno ogni uomo capirà che non valeva la pena di vivere per ciò per cui è vissuto, agitarsi per ciò per cui si è agitato, faticare per tutto ciò per cui ha faticato, dedicarsi a tutto ciò cui si è dedicato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dio è presente in tutto e noi lo vediamo assente.

Dio parla in tutto e noi non siamo in grado di udire nemmeno una sua Parola.

Dio ci tocca in tutto e noi diciamo che è il caso.

Così siamo rimasti preda dell’indistinto, dell’informe, della vanità di ciò che è senza nome e senza volto perché è senza paternità.

Abbiamo privato ogni cosa della sua paternità.

Siamo rimasti accecati dal sole e abbiamo detto: il sole non c’è!

Il tempo ci è dato per conoscere Dio: l’abbiamo sprecato in altro.

Senza più cielo, senza più eternità, senza più Dio, perché senza più tempo né interesse per Dio, gli uomini si sono ridotti a vivere di routine giorno dopo giorno, ed è tutto un morire che in loro cresce come una marea di niente che invade la loro anima.

Dicono niente, pensano niente, fanno niente, e facendo niente si riducono a niente.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Dio è Uno solo e non ha da temere nessun concorrente nel suo modo di condurre la storia: tutti gli avvenimenti sono voluti da Lui e conducono all’avvenire escatologico: nessuna forza può ostacolare il suo disegno” (dal libro “A Messa”)

Dio è Colui che regna in tutto.

La Parola di Dio dice a tutti: “in mezzo ai popoli narrate la sua gloria, poiché la sua gloria abita la nostra terra. Dite tra le genti: il Signore regna!”.

Dicano tutti la gloria del suo Regno, parlino della sua opera, manifestino le sue meraviglie, la splendida gloria del suo Regno, poiché della sua gloria è piena la terra.

Ma oggi nessuno più parla di Dio e del suo Regno: nessuno si occupa di conoscere Dio, questo protagonista della nostra vita e di tutti gli avvenimenti.

Abbiamo dimenticato il paese della nostra anima: non sappiamo più per che cosa vivere. Inutilmente allora invochiamo che venga il Regno di Dio e sospiriamo di vedere quel giorno.

Il Regno di Dio è già in noi, in tutto. Si tratta di aprire gli occhi, di vedere, di capire, di intendere ciò che è. Siamo ciechi che brancolano nel mare di luce della gloria di Dio. In essa noi siamo, ci muoviamo, viviamo e non ne sappiamo niente.

Anziché sprofondarci nel mare della Presenza di Dio, ci siamo sprofondati nel mare dell’assenza di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gloria di un essere è ciò che egli è. Gloria di Dio è la sua presenza in tutto. Dio è Colui che è. Tutti traggono l’esistenza da Lui e non solo l’esistenza ma anche la vita, la luce e ogni cosa. Tutti sono per ciò che sono in Dio e da Dio. Fuori di Lui tutto è niente e tutto ritorna in niente; fuori di Lui ogni luce si spegne.

Perché allora non vediamo Dio, l’Essere che è presente e da cui ogni essere trae l’esistenza?

Perché noi vediamo, tocchiamo, esperimentiamo altro da Dio?

Perché noi non vediamo il suo Regno, ma vediamo, tocchiamo, esperimentiamo ben altri regni?

“La Verità non può essere raggiunta dal basso verso l’alto, ma solo dall’alto” (Von Balthasar. Theol. II/I).

Ci siamo riempiti gli occhi e la mente di cose del nostro mondo, del nostro teatro, e siamo precipitati in basso, in una regione dove non si vede più alcun senso delle cose. Ma anche questa regione di tenebre è una testimonianza di Dio: un richiamo, una convocazione personale al Pensiero di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dio è luce e presso di Lui non ci sono tenebre. Egli ci parla nella conoscenza, si trasmette attraverso la conoscenza, si comunica nella conoscenza, ci fa partecipi di sé nella conoscenza ed è solo nella conoscenza che si rimane sempre con Lui.

La luce di Dio è DOC: di origine controllata, unica, non per quello che ne dicono gli uomini, ma per testimonianza di Dio stesso, figlia unigenita di Dio, pertanto sottratta ad ogni potere degli uomini.

Per questo può diventare insopportabile agli uomini.

Ed è per questo, per evitarci di venirci a trovare in questa insopportabilità verso la luce di Dio, che è necessario affrettarci a rinnovarci e ad imparare tutto di nuovo da Dio, a cercare la gloria di Dio in tutto.

Qui sta la novità della vita che ci è proposta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bisogna rinnovare la nostra mente: questa si rinnova imparando di nuovo tutto da Dio, personalmente da Dio. Dio è Colui che ci crea, ci pensa, ci vuole e ci dice di vivere.

Dio ci ha creati per la vita, non per la morte, per la luce, non per la notte.

La vita sta nel conoscere Dio e nel conoscere tutto da Dio. Per questo ad uomini abbarbicati ad un mondo fatto di rifiuti ad interessarsi di Dio, e pertanto un mondo di morte, viene sussurrato, annunciato, urlato che la vita sta nel conoscere Dio. E’ questo ciò che si dice in tutto l’universo, ed è la vera ed unica cosa che viene detta.

L’universo, e la nostra vita, si svolgono tra l’arcano silenzio che avvolge tutte le cose con il suo mistero e l’urlo di Cristo che muore in croce per dirci che la nostra vita sta in Dio, sta nel conoscere Dio. Tutto questo per evitarci di morire nei nostri rifiuti a cercare ed a conoscere Dio personalmente come nostra vita, poiché si muore in questi rifiuti e di questi rifiuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Creato per Dio l’uomo va restituito alla ricerca di Dio al di sopra e prima di ogni altro impegno o dovere.

L’uomo non può esistere, non può vivere senza un rapporto di conoscenza di Dio.

Egli infatti esiste e vive in quanto partecipa di ciò che Dio è.

Da solo l’uomo non è.

Dio solo è.

Noi siamo nella misura in cui possiamo partecipare di ciò che Dio è, e pertanto nella misura in cui Lo conosciamo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dare gloria a Dio è entrare nella pienezza del mistero di Dio, è conoscerLo per quello che Egli è.

Qui sta la nostra vita e la pienezza della nostra vita per l’eternità.

Si tratta di cogliere in profondità le profondità di Dio attraverso l’intelligenza delle parole di Cristo, Verbo di Dio offertoci dal Padre per evitarci di morire nel nostro mondo di rifiuti a conoscere Dio, quale sta diventando il nostro mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni uomo è un testimone di Dio, lo sappia o no.

L’universo è la gloria di Dio che si fa notte, che si fa mistero, per rendere sopportabile alla creatura umana l’infinito della sua luce e trasparenza; è la luce della Verità che si smorza e si fa materia per la debolezza degli occhi umani a sopportarla.

E’ l’amore che si copre, che si vela, per non bruciare la creatura con il suo fuoco.

Ma nel velo l’Eterno preme alle porte della nostra anima e di ogni nostro pensiero, ché sentire il limite è già comprendere la presenza di ciò che si trova al di là del limite.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il finito rende gloria all’Infinito; il tempo rende gloria all’Eterno; il bisogno di assoluto rende gloria all’Assoluto; l’assenza di Dio rende gloria a Dio.

L’assenza di Dio denuncia e testimonia una grande presenza di Dio in noi e quindi in tutto il nostro mondo.

Dio, il Presente, si fa assente per darci la possibilità di sopportare la sua luminosità. Ma la gloria di Dio, questa trasparenza ontologica della Presenza di Dio, ci avvolge e ci penetra, ci parla in tutto di Sé e si fa oggetto del nostro pensiero per darci la possibilità di essere persone e di vivere.

La Parola di Dio, il Pensiero di Dio e la gloria di Dio sono inscindibilmente uniti.    

 

 

 

 

 

 

 (Il prossimo libro verrà proposto il

08.12.2023 -  Immacolata Concezione)

 


INDIETRO